87° Congresso Nazionale di Medicina del Lavoro SIML
Palazzo dei Congressi
Il Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro ritorna a Bologna (dopo i precedenti del 1968,1995 e 2014) per fare il punto sullo stato attuale e le prospettive di utilizzo delle tecnologie avanzate per la salute e la sicurezza nelle attività lavorative.
Il quadro contemporaneo della salute nelle attività lavorative è caratterizzato da luci ed ombre: problemi di salute importanti come, ad esempio, le malattie da pregressa esposizione ad asbesto, anche quelle a noi non note, si stanno avviando verso la possibile estinzione, mentre negli anni scorsi si è assistito alla ricomparsa di focolai di una malattia che ormai si considerava scomparsa, come la silicosi. L’esposizione occupazionale (e ambientale) a particolato rimane un problema di grande importanza che accomuna ambienti di lavoro e di vita. Sul fronte delle malattie professionali, i disturbi muscoloscheletrici sono diventati la maggioranza dei riconoscimenti INAIL mentre quelle attribuibili allo stress lavoro-correlato sembrano approdare più frequentemente di tutte le altre nei tribunali.
L’espansione dell’economia circolare, con lo sviluppo anche tumultuoso delle tecnologie di riciclo/riuso, nonché la transizione ecologica, con l’introduzione di nuovi materiali e l’impiego massiccio di nuovi materiali per la produzione di energia o il suo immagazzinamento (litio, terre rare) pongono l’esigenza di studiare nuovi scenari di esposizione e di possibili patologie conseguenti. Assistiamo ad una sempre maggiore dislocazione delle attività lavorative rispetto ai tradizionali perimetri aziendali e ad una minore stabilità dei lavoratori nelle medesime condizioni di esposizione nell’arco della vita lavorativa. Emerge pertanto l’esigenza di modificare l’approccio alla valutazione dell’esposizione professionale che dovrà necessariamente focalizzarsi sulla persona e integrarsi con informazioni relative ad esposizioni ambientali, stili di vitae caratteristiche personali. Lo sviluppo di tecnologie mininvasive e indossabili, accanto a tecniche di analisi e modellazione di big data, potranno contribuire alla definizione di misure preventive o correttive basate sull’evidenza e al più preciso inquadramento delle malattie lavoro correlate di natura multifattoriale. Raccogliere tanti dati potrà essere relativamente“ semplice”, come gestirli e integrarli invece presenta complessità che vanno adeguatamente approfondite.